Presa di posizione sindacale in merito alla circolare del Direttore Generale nr. 4 del 11 marzo 2020

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Con lettera circolare del Direttore Generale nr.4 del 11 marzo 2020, il quale definisce “Ulteriori indicazioni organizzative in materia di misure e comportamenti da adottarsi negli Uffici e strutture della Provincia autonoma di Bolzano, con riferimento al contenimento della diffusione COVID-2019 e a tutela della salute pubblica”, al comma 2 vengono definite la presenze e le assenze.
Precisamente vengono invitati i diretti superiori ad autorizzare in via prioritaria, ferie residue dell’anno precedente e/o recupero, congedo parentale, nonché ferie maturate nell’anno corrente….oppure, in presenza di effettivi gravi motivi individuali, possono essere concessi “congedi straordinari per gravi motivi”.
Il decreto-legge del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 marzo 2020, nr. 9, regola le misure urgenti a favore delle famiglie, dei dipendenti e delle ditte a riguardo dell’emergenza Covid-19. All’art. 19, comma 3, i periodi di assenza dei dipendenti pubblici vengono considerati come servizi svolti. 
Ciò significa, che quel personale, il quale per via dei nuovi provvedimenti a riguardo del contenimento del diffondersi del virus, risulta limitato nelle sua mobilità, che non è in grado né di lavorare presso la propria sede di lavoro e tantomeno può usufruire dello “smart working”, le assenze dal servizio non possono attribuite ed a carico dei dipendenti stessi.

La predetta circolare nr. 4 del 11 marzo 2020 al comma e) è in netto contrasto con la citata normativa statale!

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