Inflazione ancora in primo piano

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Uno dei temi del secondo accordo stralcio del 3 dicembre 2020 è l’adeguamento degli stipendi all’inflazione: l’articolo 5 prevede infatti “il conguaglio degli eventuali scostamenti tra l’IPCA prevista e l’inflazione effettivamente realizzata nel periodo 2019-2021”. Conguaglio previsto in sede di contrattazione collettiva intercompartimentale per il triennio 2022-2024 che “dovrà essere realizzato non oltre il 30 giugno 2023”.

In base all’ultimo contratto collettivo l’adeguamento del triennio 2019-2021 è stato pari al 3%. Per la nostra organizzazione sindacale l’inflazione effettivamente registrata non potrà non essere che quella misurata nella nostra provincia. Fare riferimento ad altri indici sarebbe del tutto fuorviante e non terrebbe conto della alta propensione inflativa della nostra provincia. L’inflazione registrata nella città di Bolzano per il triennio 2019-2021 è pari al 5,5% (fonte: ASTAT).
Come dipendenti provinciali abbiamo quindi perso una percentuale del 2,5% del nostro potere di acquisto. Per far fronte a questa perdita servirebbero circa 75 milioni. L’amministrazione provinciale, tra bilancio e assestamento 2022, ha messo a disposizione poco meno della metà.