INFLAZIONE IN AUMENTO, STIPENDI FERMI

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Nel mese di luglio 2022 si registra un ulteriore aumento dei prezzi al consumo: 0,4% su base mensile e 7,9% su base annua. La crescita dei prezzi accelera in vari settori, spingendo l’inflazione al netto degli energetici e degli alimentari freschi a livelli che non si vedevano dal 1996. In questo quadro accelera anche la crescita dei prezzi del cosiddetto “carrello della spesa”, che si porta a +9,1%, registrando un aumento che non si osservava dal 1984 (fonte: ISTAT). Ad aggravare questi dati non possiamo dimenticare che la Provincia di Bolzano viene indicata come la più cara d’Italia.

Nel 2020 era stato firmato il secondo accordo stralcio per il rinnovo del CCI. Questo accordo prevede, tra l’altro, un adeguamento degli stipendi all’inflazione per il triennio 2019/2021. 

Una goccia nel mare, alla luce di quanto sta succedendo.

La contrattazione collettiva ha registrato un netto rallentamento durante la fase acuta della pandemia da Covid-19, e molti problemi sono rimasti irrisolti.

Adesso è giunto il momento di tornare a dare continuità alla contrattazione e di concentrarsi su quelle che sono le priorità dei dipendenti:

  • conguaglio degli stipendi all’inflazione del triennio precedente;
  • adeguamento all’inflazione dell’anno in corso ovvero del triennio 2022/2024 e in caso di mancanza di fondi individuazione di soluzioni alternative come ad esempio la riduzione dell’orario di lavoro;
  • adeguamento della parte normative alle più recenti novità legislative in materia di tutela della genitorialità.